Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

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29.12.2012

I PRESIDENTI PASSANO, L'AUTONOMIA, LE ISTITUZIONI, LA SOCIETA' TRENTINA RESTANO

Discorso di addio oggi del presidente Lorenzo Dellai che rassegna le dimissioni per impegnarsi a livello nazionale

 

"I miei nonni, uno contadino mezzadro e l'altro muratore, non credo abbiano mai pensato che il loro nipote sarebbe potuto diventare  presidente della Provincia. Anche questo è un indice della nostra democrazia, dell'evoluzione che il Trentino ha conosciuto in questi  decenni. Avere esercitato il potere per tanto tempo non  ha cambiato granché né del mio carattere né del mio stile di vita. Merito delle persone che mi circondano, dalla mia famiglia a quelli che hanno collaborato con me, che mi hanno aiutato a non montarmi la testa. La storia di una comunità non è mai circolare, non si articola attorno a una persona, è  una linea che procede, e lungo questa linea le persone si passano l'un l'altra il testimone. Posso dire che in questi anni non abbiamo mai deviato molto dal nostro solco, che è fatto di valori civili, di autonomia responsabile, di ideali e di scelte che si chiamano solidarietà, formazione, ricerca. Però abbiamo anche cercato di innovare. Abbiamo iniziato la nostra esperienza quando crollava il vecchio sistema politico. Abbiamo dovuto inventarci nuovi strumenti, politici e amministrativi. Sono orgoglioso del cammino fatto, ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato e faccio i miei migliori auguri a chi adesso raccoglie il testimone, a cominciare dal vicepresidente Alberto Pacher. I presidenti passano: l'Autonomia, le istituzioni, la società trentina, restano." Con queste toccanti parole, il presidente Lorenzo Dellai ha salutato la sua Giunta, assieme a tanti rappresentanti delle istituzioni trentini, ad amici e collaboratori, nel rassegnare le dimissioni, in vista del suo prossimo impegno, a fianco del presidente Monti, che lo vedrà scendere in campo per le elezioni del Parlamento nazionale.


Dellai ha preso commiato dai suoi assessori, dai rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali, del mondo politico, economico e sindacale, delle associazioni, nella sala Wolf della Provincia, con un breve discorso, giunto al termine di una mattinata molto fitta di appuntamenti, nel corso della quale ha prima incontrato il presidente del Consiglio provinciale Dorigatti, poi, in forma privata, monsignor Iginio Rogger, e quindi il prefetto Squarcina.
Subito dopo, Dellai ha presieduto l'ultima riunione di Giunta, nel corso della quale sono state comunque adottate decisioni significative, in ordine a materie quali l'imprenditoria giovanile, le start up, il credito alle imprese, ed altre questioni che hanno una stretta attinenza con le misure che l'esecutivo provinciale da tempo sta adottando per fronteggiare gli effetti della crisi economica internazionale. Decisioni che hanno, giocoforza, anche un carattere simbolico, sottolineando l'impegno della Giunta ad andare comunque avanti "con i motori che vanno a pieno regime", come sottolineato dal vicepresidente Alberto Pacher, che, con la presentazione delle dimissioni di Dellai, subentra automaticamente alla guida della Provincia.
Dellai ha concluso il suo impegno in Provincia - iniziato nell'ormai lontano 1998 - dicendo solo un grande grazie a tutti coloro che lo hanno accompagnato lungo questo cammino. "Ringrazio i nostri sindaci e i presidenti delle comunità. Li abbiamo messi sotto pressione in questi anni. Ma non abbiamo mai smesso di pensare che essi sono l'architrave delle nostre istituzioni. Questa concezione articolata del governo è importante, rappresenta nella maniera più compiuta la cultura della corresponsabilità che contraddistingue il Trentino.
Ringrazio l'amministrazione provinciale, che ha saputo tradurre le nostre decisioni in atti concreti, anch'essa spesso sotto pressione, ma dimostrando sempre preparazione, capacità, e una dedizione al Trentino che rispecchia una verità profonda, ovvero che l'Autonomia è un valore della società nel suo insieme, custodito dalle istituzioni ma portato avanti da tutti.
E ringrazio per questo stesso motivo e a maggior ragione la società civile con le sue tante associazioni, il mondo del volontariato, a partire da quello che ho conosciuto più da vicino, come la protezione civile, ma allargando lo sguardo davvero a tutti. Perché dobbiamo sempre tenere presente che se c'è una cosa che gli altri ci invidiano è proprio questa, la nostra capacità di fare, e di fare assieme.
Sono molto orgoglioso di aver guidato una comunità fatta così, straordinariamente vitale, dove è bello vivere. Il presidente Monti ha detto recentemente che bisogna 'salire' e non 'scendere' in politica. Noi lo abbiamo sempre pensato, in virtù della nostra concezione 'alta' della politica e delle istituzioni. Auguro ai trentini, a tutti i trentini, di continuare ad essere uniti, forti, coraggiosi, coscienti di una Autonomia di cui deve essere coltivata un'idea esigente, perché la strada sarà in salita ma noi abbiamo tutte le risorse necessarie per percorrerla." (mp)

Comunicato nr. 4058 del 29/12/2012