Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

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23.5.2014

ALLUVIONE IN BOSNIA E SERBIA: SARA' SARAJEVO LA NOSTRA ZONA DI OPERAZIONI

Si partirà fra una settimana circa, dopo la profilassi medica prevista per questi interventi

 

Sarà Sarajevo, capitale della Bosnia Erzegovina, la zona di operazioni per l'Italia e quindi anche per la Protezione civile trentina, dopo l’alluvione che nei giorni scorsi ha colpito anche la Serbia. L’intervento inizierà fra circa una settimana, dopo la profilassi medica prevista in questi casi e che si farà in questi giorni. Nella giornata di sabato, 24 maggio, partirà, assieme a personale del Dipartimento nazionale della Protezione civile e della Regione Friuli Venezia Giulia, una squadra composta da Luisa Zappini, dirigente della Centrale unica di emergenza, e da Giovanni Tomasi del Servizio prevenzione rischi della Provincia autonoma di Trento con il compito di fare quello che in gergo tecnico si chiama “scouting”: una prima presa di contatto con il teatro in cui il nostro contingente si troverà ad intervenire utile anche per localizzare esattamente i luoghi di lavoro. E’ notizia di oggi, inoltre, che il Consiglio dei ministri ha approvato lo stato d'emergenza per la Bosnia Erzegovina, paese che quindi riceverà aiuto dalle nostre Regioni e dalla Difesa. Dal Trentino partiranno 31 unità.

La Provincia autonoma di Trento aveva manifestato, nell’immediatezza dell’evento, la disponibilità a mettere a disposizione uomini e mezzi per prestare soccorso agli alluvionati. Il Dipartimento nazionale della Protezione civile aveva chiesto la collaborazione del Trentino, del Friuli Venezia Giulia e del Molise.
Per l’intervento partirà quindi una colonna mobile costituita da personale della Provincia autonoma di Trento, della Regione Friuli Venezia Giulia, della Regione Molise e del Dipartimento Nazionale della Protezione civile.
L’intervento si tradurrà sostanzialmente nell’allontanamento delle acque dalle abitazioni e nella rimozione del fango che si è depositato. Saranno presumibilmente impiegate idrovore, gruppi elettrogeni, cisterne per l'acqua potabile, taniche per la distribuzione dell'acqua potabile e tutta l’attrezzatura e i mezzi utili in questi casi. (lr)

Comunicato nr. 1149 del 22/05/2014