Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

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30.12.2010

DDL Protezione Civile

Il testo definitivamente approvato dalla Giunta

 

La Giunta provinciale ha licenziato oggi, su proposta del presidente Lorenzo Dellai, il disegno di legge di riforma della Protezione civile. Il provvedimento arriva dopo l’approvazione preliminare avvenuta il 3 dicembre scorso ed il parere favorevole espresso dal Consiglio delle Autonomie locali.



Da tempo era all’attenzione della Giunta l’esigenza di una riorganizzazione organica del sistema, molto articolato e complesso, della Protezione civile trentina, riconducendo ad unità organizzativa le varie componenti professionali e volontarie che ne fanno parte.

La nuova norma introduce importanti istituti di coordinamento sia nella fase della gestione delle emergenze che nelle altrettanto fondamentali attività di previsione e prevenzione dei rischi.
In particolare, per quanto riguarda l’aspetto dello studio, previsione e prevenzione dei rischi, il disegno di legge disciplina la redazione e l’approvazione delle Carte del pericolo (idrogeologico, alluvionale, industriale e di incendi…) preordinate, tra l’altro, alla definizione delle scelte di pianificazione urbanistica.
Alle Carte del pericolo si aggiunge anche la Carta generale dei rischi, che individua le aree soggette a rischio ai fini delle attività di protezione civile e della programmazione delle opere di difesa dalle calamità.

Vengono inoltre introdotte – con l’istituzione dei “Piani di protezione civile” locali e provinciale - nuove procedure organizzative per assicurare un intervento tempestivo ed efficiente in caso di emergenza. Tali Piani contengono il quadro di riferimento, sempre aggiornato, relativamente alle risorse umani e strumentali ed a quelle conoscitive ed operative a disposizione sul territorio.

Altro aspetto qualificante è quello rappresentato dall’istituzione della Centrale unica di emergenza per la valutazione delle chiamate di emergenza (115 e 118), nonché per l’allertamento delle strutture operative (Vigili del fuoco, Corpo forestale, Trentino Emergenza, volontariato…) competenti ad intervenire, interagendo tra loro. Tutto ciò al fine di ottimizzare tempi e modalità d’intervento.
Il modello organizzativo utilizzato per la Centrale unica di emergenza è quello dell’agenzia, che garantisce la compresenza e la collaborazione operativa tra le varie articolazioni del sistema di protezione civile locale.
Per il funzionamento della Centrale sarà necessario formare personale qualificato, anche attraverso appositi percorsi di formazione. D’altra parte il disegno di legge pone un particolare accento all’aspetto della formazione quale elemento essenziale per l’efficienza operativa degli interventi. Nella norma trova per altro una disciplina compiuta la formazione dei Vigili del fuoco volontari, concretizzando il processo di istituzione della loro Scuola, che trova fondamento già in una disposizione introdotta con la legge finanziaria del 2009.

Nel disegno di legge si definiscono, infine, alcuni aspetti riguardanti i Servizi antincendi ed in particolare l’integrazione e il coordinamento dei soccorsi tecnici urgenti effettuati dai Vigili del fuoco nel più ampio contesto della gestione delle emergenze. Tutto ciò senza apportare sostanziali modifiche all’ordinamento vigente degli stessi Servizi antincendi, come definito dalle leggi regionali 24/1954 e 17/1978, nonché dalla legge provinciale 26/1988.