Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

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28.6.2011

Frana sulla S.P. 34 del Lisano

 

Verso le ore 17,45 del giorno 27/06/2011, si è verificato un crollo roccioso dal versante che sovrasta la S.P. 34 del Lisano in corrispondenza del km 12+750. La massa rocciosa, del volume approssimativo di 2 - 3 mc, si è staccata in corrispondenza degli affioramenti rocciosi nella parte superiore del versante; si tratta di calcari grigi stratificati o in bancate massicce della Formazione di Val d'Oro (Giurassico inferiore; Hettangiano - Sinemuriano inf.) posti alcune centinaia di metri di quota sopra al piano stradale (quota 900 - 950 m slm).
Il versante che separa la SP 34 dalle pareti rocciose superiori è molto ripido, dotato di inclinazioni dell'ordine di 35° - 37°, e proprio a causa di tali condizioni morfologiche aspre un masso calcareo del volume di circa 1,5 mc ha raggiunto e superato la sede stradale, compiendo una traiettoria costituita da movimento prevalentemente di rotolamento nella parte superiore del pendio, mentre nella parte inferiore ha compiuto alcuni balzi della lunghezza di parecchie decine di metri ciascuno.
Il masso ha prodotto un impatto sulla carreggiata esterna della sede stradale, provocando un cratere lungo 2,5 m e largo 1,5 m, profondo 50 cm. La rilevante energia di impatto ha provocato un leggero spostamento del cordolo esterno di calcestruzzo per un tratto lungo una quindicina di metri e ha divelto parte del guard rail. Un autoveicolo era transitato in zona pochi istanti prima dell'impatto, mentre un secondo stava sopraggiungendo, ma fortunatamente le due autovetture non sono state coinvolte nel crollo.
Sulla carreggiata si sono arrestati anche due massi calcarei di dimensioni più contenute, rispettivamente del diametro di 40 e 50 cm.
Il masso più grosso ha prodotto un'ulteriore impronta di impatto 20 m circa a valle della SP 34 e poi è sceso ancora lungo il pendio per poi arrestarsi a breve distanza da un traliccio elettrico (quota 550 m slm) posto un centinaio di metri di quota sopra al Lago di Ponte Pià. Dopo un primo sopralluogo effettuato risalendo a piedi il versante è stata eseguita una ricognizione anche con l'ausilio dell'elicottero dei Vigili del Fuoco Permanenti di Trento, al fine di valutare la situazione geologica globale del versante e di individuare le varie situazioni critiche di potenziale instabilità.
Nel pomeriggio del giorno 28/06/2011 è stata disposta anche una ricognizione da parte di una ditta specializzata in disgaggi, al fine di effettuare la rimozione di eventuali blocchi rocciosi potenzialmente instabili nella zona della nicchia di distacco.

dott. Mauro Zambotto