Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

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12.4.2011

Abruzzo: aggiornamento monitoraggio

L'impegno del Servizio Geologico in Abruzzo

 

Il 6 aprile 2009, un disastroso terremoto ha colpito l’Appennino centrale e in particolare la Città dell’Aquila. Il Servizio Geologico della Provincia Autonoma di Trento nell'ambito delle attività svolte dalla Protezione Civile trentina ha messo a disposizione la propria competenza ed è attualmente impegnato nell'esecuzione di rilievi sugli effetti geologici e sull’ambiente associati al fenomeno tellurico e all'installazione di monitoraggi dedicati all'osservazione dell'evoluzione dei fenomeni deformativi ad esso connessi. Tali rilievi e monitoraggi, realizzati in collaborazione con i volontari dell'Ordine Regionale dei Geologi, risulteranno estremamente utili per le ricerche finalizzate all’analisi della pericolosità sismica e questa pagina è dedicata alla divulgazione delle informazioni raccolte nell'area di Paganica.
Gli studi finora condotti hanno permesso di tracciare un primo quadro conoscitivo degli effetti post-sisma in particolare per quanto riguarda le deformazioni rilevate in superficie nella zona del centro abitato di Paganica.

E' stata condotta una mappatura delle fratture riconoscibili sul terreno e l’elaborazione della mappa ha consentito di accertare che le fratture rilevate sono distribuite lungo una stretta fascia (circa 60 metri) grossomodo coincidente con la faglia riportata sul Foglio L’Aquila n. 359 della Carta Geologica D’Italia 1:50.000.

In corrispondenza di due sezioni della fascia sono stati installati due estensimetri automatizzati che registrano in continuo le deformazioni.