Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

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17.8.2016

EVENTI CALAMITOSI 16 AGOSTO 2016

Colate di materiale detritico sulla SP 138 del Passo della Borcola e colata di fango sulla SS 349 della Val d'Assa Pedemontana e Costo. Sempre nella zona di Passo Borcola registrato lieve sisma con epicentro a Laghi (VI).

 

 

COLATE DI MATERIALE DETRITICO SULLA SP 138 DELLA BORCOLA NEL COMUNE DI TERRAGNOLO

Nella serata di martedì 16 agosto alle ore 16.45 circa si sono verificate a distanza di alcuni minuti due colate di materiale detritico che hanno invaso la SP 138 per il Passo della Borcola al km 8 circa. Quella che si è verificata in corrispondenza della valle Erile ha mobilizzato un volume stimato di circa 300 mc, mentre quella avvenuta nell'incisione valliva successiva, ad una distanza di circa 250 m, ha mobilizzato un volume stimato in circa 500 mc.
La strada resta chiusa al traffico fino alla conclusione delle operazione di sgombero del materiale accumulatosi sulla carreggiata e a monte della stessa.

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COLATA DI FANGO SULLA SS 349 NEL COMUNE ALTOPIANO DELLA VIGOLANA

Nella serata di martedì 16 agosto alle ore 17.45 circa, a seguito di intense precipitazioni, si è verificata una colata di fango causata dal franamento del ciglio di valle della SS 349 della Val D'Assa Pedemontana e Costo in corrispondenza del km 18.300 circa.
Il materiale fangoso ha ostruito l'inizio del tratto tombinato del rio Val Paldaofi riversandosi sulla sottostante strada comunale in corrispondenza dell'abitato di Martinelli. Il materiale mobilizzato è stato stimato in circa 300 mc.
La viabilità e il corso d'acqua sono stati ripristinati nella loro funzionalità.

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TERREMOTO A LAGHI (VI) DEL 16 AGOSTO 2016

Il giorno 16 agosto 2016 alle ore 20:45 locali un terremoto di magnitudo locale 2,0 ha colpito l’area di Laghi (provincia di Vicenza), abitato posto tra Arsiero ed il confine con il Trentino (zona Val Posina e Passo della Borcola). In figura è mostrata la localizzazione effettuata dalla Rete Sismica PAT; nell’immagine è rappresentata anche la stazione sismica di monitoraggio permanente più prossima all’epicentro (circa 10 km; DOSS, Dosso del Sommo).

L’epicentro e la profondità dell’evento sismico, attorno ai 9 km, sono compatibili con la sismicità strumentale già nota. In quest’area, i terremoti più significativi sinora registrati riattivano principalmente le strutture tettoniche del sistema Schio-Vicenza, costituito da faglie pseudo-verticali (a direzione NW-SE) con cinematica dominante di tipo trascorrente.