Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

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8.2.2012

LA PROTEZIONE CIVILE TRENTINA IN EMILIA ROMAGNA CON I VOLONTARI

Una colonna mobile partirà nelle prossime ore per intervenire nelle zone del riminese e del forlivese

 

Nelle zone del forlivese e del riminese "sepolte" dalla neve, dove da venerdì scorso sta operando la Protezione civile trentina, arriveranno nelle prossime ore anche i volontari trentini. L'intervento delle strutture di volontariato della nostra Protezione civile - Vigili del fuoco Volontari, Nu.Vol.A., Croce Rossa, Soccorso alpino, Psicologi per i popoli e Cani da ricerca - è stato deciso oggi dal presidente della Provincia Lorenzo Dellai, dopo un sopralluogo in Val Marecchia e nella zona di San Marino, del capo della Protezione civile trentina Raffaele De Col. A chiedere alla Protezione civile trentina l'invio di una colonna mobile per fornire supporto alle popolazioni, è stata la Regione Emilia Romagna in accordo con la Protezione civile nazionale, dopo una verifica della situazione e, soprattutto, in vista della nuova allerta meteorologica che verrà emanata nelle prossime ore per le zone del riminese e del forlivese, dove sono previste nuove nevicate.


Uno degli interventi urgenti che saranno effettuati riguarda l'alleggerimento degli edifici dal notevole accumulo di neve. In accordo con la componente volontaristica, la Protezione civile trentina ha concordato l'intervento, in questa prima fase, di un contigente di 80 unità dei Vigili del fuoco volontari supportate da 10 unità dei Nu.Vol.A. e quattro unità della Croce rossa. I Volontari saranno accompagnati da tecnici della Provincia per le verifiche statiche sugli edifici.
"Le operazioni - spiega Raffaele De Col - saranno svolte in accordo con il Comando dei Vigili del fuoco regionale dell'Emilia Romagna, che avrà come riferimento il comando provinciale del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento. Le squadre saranno operative a partire da domani e prevediamo che l'intervento, che interesserà la Val Marecchia e il Forlivese, durerà circa una settimana".

Prosegue nel frattempo senza sosta, allargando il proprio raggio d'azione, l'intervento della Protezione civile trentina in Emilia Romagna per far fronte all'emergenza neve: oltre all'Alta Val Marecchia, in provincia di Rimini, dove è impegnata da giorni per "liberare" numerose frazioni rimaste isolate a seguito delle eccezionali nevicate dei giorni scorsi, la Protezione civile trentina sta dunque operando, con nuovi mezzi, anche nel territorio della provincia di Forlì-Cesena e nella stessa città di Cesena.

Dagli iniziali 13 uomini del Servizio Prevenzione rischi, Servizio Anticendi e protezione civile e Servizio Gestione strade, che erano partiti da Trento all'alba di venerdì 3 febbraio, si è passati ora a circa 30 uomini. Con il passare dei giorni, e l'aggravarsi della situazione a seguito delle ulteriori nevicate, la Regione Emilia Romagna ha integrato con successive comunicazioni alla Protezione civile trentina le richieste di mezzi evidenziando, come detto, la necessità di un intervento anche nel territorio della provincia di Forlì-Cesena.
Alla prima dotazione di mezzi inviata venerdì (2 frese, 3 motoslitte, 2 gatti della neve di cui uno con rimorchio articolato e cellula trasporto persone, il cosiddetto "bruco"), si sono aggiunti da sabato fino alla giornata di ieri, martedì, altre 4 frese da neve. A questi mezzi si aggiungono 6 fuoristrada, un'officina mobile, un carrellone, 3 autocarri, un furgone, 2 automezzi 4 x 4.
L’impegno massiccio di mezzi messi a disposizione dalla Provincia è stato per altro reso possibile anche in considerazione del particolare periodo meteorologico che, per il momento, non interessa il Trentino (e non lo interesserà ancora per qualche giorno) con precipitazioni nevose. Attualmente si prevede che l’impegno di uomini e mezzi possa essere prolungato fino a martedi 14 febbraio.
L’attività che viene svolta in Emilia Romagna riguarda, oltre ovviamente allo sgombero delle strade dalla notevole quantità di neve che le ha ostruite, anche l'assistenza agli abitanti delle case isolate in Val Marecchia, effettuata con le motoslitte e i gatti della neve. Alle persone, spesso anziani, rimaste isolate si sono portati generi alimentati di prima necessità, medicinali, in qualche caso si è proceduto ad evacuare le persone che necessitavano di assistenza sanitaria provvedendo al loro trasferimento verso ospedali o abitazioni di parenti. A Perticara, uno dei paesi rimasti isolati, un uomo colpito da un lutto familiare, è stato accompagnato a valle dai parenti. Ad un'anziana è stata liberata la stalla e aggiustata la caldaia che aveva smesso di funzionare. In altre abitazioni si è reso necessario liberare i camini ostruiti dalla neve.

"La nostra base - racconta al telefono Matteo D'Andrea, responsabile per il Servizio Prevenzione rischi della gestione di gatti della neve e motoslitte - è a Nova Feltria, in Val Marecchia, presso il COM, Centro operativo misto, ed operiamo su un raggio di 20-30 chilometri. Abbiamo praticamente ultimato la fase d'emergenza vera e propria, tutte le 7 frazioni comunali e i casolari sparsi che erano rimasti isolati, una cinquantina di case, sono stati raggiunti ed abbiamo verificato le esigenze degli abitanti. Ora stiamo accompagnando i tecnici dell'Enel e delle ditte manutentrici degli acquedotti per la verifica degli impianti. Nell'alta Val Marecchia ci sono frazioni che sono sotto due metri e mezzo di neve. Fortunatamente non nevica più da 12 ore. Prevediamo di rimanere qui fino a martedì della prossima settimana".

Altro "fronte" sul quale sta intervenendo la Protezione civile trentina è Cesena. Due delle 6 frese inviate da Trento sono state dislocate in questa città per collaborare con quella amministrazione per lo sgombero della viabilità cittadina. Gli operatori trentini sono organizzati per far lavorare le frese da neve praticamente sulle 24 ore, senza interruzioni. Per dare un'idea del lavoro che "producono", basti dire che le frese, in condizioni di strade completamente chiuse da neve, riescono alla percorrenza di 1 km/h a sgomberare una larghezza di 2,5 metri per un'altezza della neve pari a 2 metri.

 

Comunicato stampa PAT n.304/2012