Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

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21.5.2012

TERREMOTI DEL MODENESE E FERRARESE

Il giorno 20 maggio 2012 alle ore 04:03 locali (02:03 UTC) un terremoto di magnitudo 5.9 (scala Richter) ha colpito l'area a confine tra le province di Modena e Ferrara.

 

La scossa è stata risentita in tutta la Pianura Padana ed anche in Trentino. L’evento si è verificato a circa 6 chilometri di profondità e l’epicentro è stato localizzato nel comune di Finale Emilia. Il terremoto è stato preceduto da una scossa di magnitudo 4.1 alle ore 01:13 locali (23.13 UTC del 19 maggio) con ipocentro alla medesima profondità, ed è stato poi seguito da una serie di scosse molte delle quali con magnitudo compresa fra 3 e 5. Tra queste ultime vanno segnalate quelle delle ore 05:02 (Ml 4.9, profondità 10 km) e 15:18 locali (Ml 5.1, profondità 5 km).

La Figura 1 (da Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, INGV) mostra la distribuzione degli epicentri per classi di magnitudo. E’ rappresentata anche la sismicità storica dell’area. La mappa è aggiornata alle 18:30 del 20 maggio 2012. Ad oggi 21 maggio gli eventi sismici localizzati ammontano a circa 120.

La sequenza sismica in atto si colloca al margine settentrionale della catena Appenninica, in un’area caratterizzata dalle strutture tettoniche sepolte di tipo compressivo dei fronti Ferraresi (alto di Mirandola), al di sotto dei sedimenti recenti della Pianura Padana.

In accordo all’attuale conoscenza sismotettonica dell’area, i meccanismi focali delle scosse più significative (dati da INGV ed United States Geological Survey, USGS; in  colore rosso in Figura 2) mettono in luce meccanismi di tipo compressivo, in un caso con una significativa componente trascorrente. In particolare, il meccanismo focale del terremoto principale evidenzia una massima compressione con direzione all’incirca nord-sud e piani di faglia orientati all’incirca est-ovest. In mappa sono riportati anche i meccanismi focali più significativi degli ultimi anni in Trentino ed aree limitrofe (da varie fonti; in colore nero).

L’intensità strumentale nell’area epicentrale per la scossa principale è stata stimata del VII-VIII grado (mappa Shakemap INGV), corrispondente ad uno scuotimento percepito classificato “molto forte” (accelerazioni massime stimate fino a 0.3 g, ossia 30% dell’accelerazione di gravità) ed un possibile danneggiamento di tipo “moderato”.