Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

Logo stampa
 
 
Facebook Twitter
 
 
22.5.2012

AGGIORNAMENTO TERREMOTI DEL MODENESE E FERRARESE

L'area di Modena e Ferrara è stata interessata nelle ultime ore da molte decine di repliche.

 

Sinora si contano due terremoti di magnitudo superiore a 5: la scossa principale alle ore 04:03 locali del 20 maggio (Ml 5.9) e quella delle ore 15:18 locali nel medesimo giorno (Ml 5.1).

Complessivamente i terremoti registrati (elenco aggiornato alle ore 16:00 del 22 maggio) sono circa 250, di cui 10 eventi con magnitudo compresa fra 4 e 5, e 51 eventi con magnitudo compresa fra 3 e 4. Il grafico di Figura 1 mostra l’andamento della sismicità nel tempo (sistema di riferimento UTC) in funzione della magnitudo (dati ISIDE, INGV). L’ultimo terremoto localizzato avente magnitudo superiore a 4 (Ml 4.1) è stato registrato alle ore 18:37 locali del 21 maggio.

Per quanto riguarda la profondità ipocentrale, circa 230 eventi sono stati localizzati nei primi 10 km di profondità e solo una minima parte di essi a profondità maggiori.

La mappa degli epicentri (Figura 2) evidenzia una distribuzione nello spazio con geometria a direzione circa WNW-ESE. Tale orientazione è concordante con l’andamento delle strutture regionali di tipo Appenninico aventi, in questo settore di catena, un senso di trasporto con vergenza verso NNE (freccia nera in figura). In particolare, la sismicità della sequenza in atto va ad interessare i fronti compressivi più esterni, quali i Fronti Ferraresi ed il Fronte di Mirandola. Quest’ultimo è caratterizzato dalla presenza di una struttura anticlinale, detta appunto anticlinale di Mirandola. Da notare infine come i due terremoti più importanti della sequenza (Ml>5) si siano originati alla medesima profondità (5-6 km) e siano disposti ad una certa distanza epicentrale in prossimità dei due estremi della struttura tettonica attualmente attiva dal punto di vista sismico.