Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

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1.6.2015

FRANA A RAVAZZONE

Crollo nella serata del 27 maggio a Mori, in loc. Ravazzone

 

Mercoledì 27 maggio, dopo le ore 19, dalla parete a monte dell'abitato di Ravazzone, ad una quota di circa 400 m s.l.m., si è staccata un porzione di roccia che, precipitando a valle, si è suddivisa in numerosi blocchi che si sono fermati in gran parte lungo il versante travolgendo nel loro moto un traliccio della linea elettrica.
Una ventina di blocchi con volumi variabile da meno di 1 metro cubo fino a circa 10 mc hanno proseguito oltre e si sono arrestati nella campagna al piede del versante a poche decine di metri dalle abitazioni.
Un blocco di quasi un metro cubo ha attraversato il parco giochi fermandosi a ridosso di un muretto posto al termine dell'area ricreativa.
Le aree interessate dal fenomeno sono state delimitate e chiuse al transito.
Sono tutt'ora in corso le operazioni di verifica e di messa in sicurezza della parete rocciosa.

SISMOGRAMMI CROLLO MORI

L'ultima immagine allegata in basso mostra forme d'onda registrate dal sismometro alla stazione sismica di Varagna (sigla stazione "VARA"), appartenente alla Rete Sismica PAT (sigla rete "ST").
Ognuno dei sismogrammi è relativo ad una delle 3 componenti del sensore velocimetrico (verticale EHZ, orizzontali EHN ed EHE).
Il segnale mostrato è stato registrato alle ore 19:16 circa di mercoledì 27 maggio ed è quindi compatibile con l'orario di accadimento del crollo roccioso in esame.
Da notare che l'orario riportato in figura è anticipato di 2 ore, poiché si riferisce al sistema di riferimento orario internazionale (UTC).
Le frecce sui sismogrammi marcano l'arrivo del segnale (ore 19:16:42.7), che possiede una durata complessiva di diversi secondi.
La stazione sismica di Varagna si trova a circa 8 km di distanza dal sito interessato dal crollo roccioso.