Protezione Civile - Provincia Autonoma di Trento

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23.1.2023

Rilievi CARG Foglio Borgo

Nell'ambito dei rilievi CARG del Foglio 61 Borgo Valsugana in autunno sono state svolte delle escursioni nell'area del Monte Ciste e di Colle S.Giovanni

 

 

 

Giorno 1: Monte Ciste (24 ottobre 2022)

Da Località Musiera (versante destro della bassa Val Calamento) si percorre la strada che porta all’ex Malga Lavoschio e tramite un breve sentiero si arriva alla Forcella Lavoschio (quota 1748 m). Nei pressi della Forcella si incontra il limite tra le filladi con impronta da metamorfismo di contatto e il granito di Cima d’Asta a fenocristalli di feldspato. Proseguendo lungo il Coston del Ciste, si possono osservare diverse facies di basamento: le classiche filladi quarzose, facies più quarzitiche e, a ridosso del limite con le rocce vulcaniche, una facies caratterizzata da una maggiore cristallinità rispetto alle precedenti e dall’abbondanza di albite nodulare. Raggiunta quota 1950 m c.a., al passaggio tra le rocce di basamento e la Formazione del Castelliere, si rinviene un ristretto affioramento di Conglomerato basale privo di continuità laterale. Da questo punto in poi si iniziano a trovare con frequenza affioramenti della Formazione del Castelliere in prevalenza associati ad una litofacies ricca in pomici (pcz, pomiceous concentration zone); la litofacies è ben visibile sia presso quota 1970 m c.a. nei pressi del sentiero di ascesa al M.te Ciste, sia presso quota 2100 m c.a. in più affioramenti fuori sentiero. A quota 2150 m c.a. si osserva il passaggio netto con una nuova unità ignimbritica associata alla Formazione di Piné e si possono qui osservare più litofacies caratteristiche (breccia tuff, lapilli tuff main unit, pcz). Alla cima del Monte Ciste, a 2186 m, è presente un punto panoramico privilegiato per osservazioni alla scala dell’intero foglio. Tramite una deviazione verso ovest di circa 600 m con una discesa fino a quota 2090 m si può osservare il passaggio alle lave andesitiche a grossi blocchi della Formazione di Cembra. Una volta scesi dal Monte Ciste è possibile percorre una parte della strada forestale che si sviluppa a nord dell’ex M.ga Lavoschio. Lungo la strada si possono osservare le filladi quarzose con un’intensa impronta da metamorfismo di contatto e il granito di Cima d’Asta nella sua facies a fenocristalli di K-feldspato. Lungo i tornanti della strada in località Musiera (circa a quota 1000-1100 m), si possono osservare, lungo il taglio stradale, tre diverse facies intrusive del plutone di Cima d’Asta: granodiorite, granito di Cima d’Asta e tonalite. Qui, trovandoci nella zona marginale del plutone, le facies sono interessate da una significativa variabilità composizionale. Le transizioni fra le facies sono estremamente graduali.

 

Giorno 2: Col della Palazzina – Col San Giovanni (25 ottobre 2022)

Dalla M.ga Val Cion si percorre il sentiero 318 in direzione P.so Val Cion. Lungo il percorso si osserva il passaggio dalle filladi quarzose alla Fm. del Castelliere per tornare nuovamente alle filladi prima di raggiungere il passo, a causa della presenza di una faglia. Dal passo si percorre il sentiero 316 in direzione Col della Palazzina. Poco a nord del Col della Palazzina, a quota 2120 m circa, si ha il passaggio alla facies caratterizzata da una maggiore cristallinità rispetto alle filladi osservate precedentemente lungo il percorso e dall’abbondanza di albite nodulare. Quasi all’inizio della salita verso il Col della Palazzina è possibile osservare un affioramento di Fm. del Castelliere e scendendo il versante Est del colle, fuori sentiero, si raggiunge un importante affioramento di lave attribuibili alla Fm. di Buss. Ripreso il sentiero 316 si risale in direzione del Col di San Giovanni incontrando la Fm. del Castelliere che si presenta localmente in diverse litofacies (massiva e ricca in pomici). Al Col di San Giovanni, quota 2251 m, è possibile effettuare numerose osservazioni panoramiche verso la catena dei Lagorai e verso il gruppo di Cima d’Asta. Infine si scende verso il P.so Cinque Croci per poi tornare con la sterrata 318 verso la M.ga Val Cion, incontrando svariati affioramenti di filladi quarzose.