Nome petrografico: Ignimbrite riolitica
Tipo: Roccia Magmatica Effusiva
Descrizione macroscopica: Roccia di colore grigio, struttura porfirica generalmente fluidale, con fenocristalli di grana medio-grossa (fino a 10 mm) di plagioclasio, quarzo e biotiti in una pasta di fondo vetrosa. Tessitura massiccia con inclusi riolitici.
Formazione Geologica: Vulcaniti atesine appartenenti alla Formazione di Ora.
Ambiente genetico: Questa roccia deriva da un rapido raffreddamento di magma, di composizione acida. Questo evento vulcanico, datato 260-280 milioni di anni fa, ha costituito una imponente successione di ignimbriti, duomi e colate laviche dello spessore massimo pari a 2000 metri e nota come Piattaforma Vulcanica Atesina (o Distretto Vulcanico Atesino).
Età Geologica: Permiano
DESCRIZIONE PETROGRAFICA*
Rocce piroclastiche, lapilli tuff, costituite da lapilli e ceneri cristalline inglobate in una matrice cineritica prevalentemente vetrosa. I clasti e la matrice sono orientati secondo il flusso piroclastico con evidenti motivi eutaxitici e di schiacciamento, la matrice è completamente devetrificata in aggregati felsitici e frammenti litici lavici spigolosi. La componente cristallina è data da quarzo, sanidino, plagioclasi e biotite prevalenti, pirosseno sporadico, apatite, zircone ed opachi fasi accessorie.
Risultati dell'analisi chimica*:
L'analisi in fluorescenza a raggi X (XRF ovvero X-Ray Fluorescence) è una tecnica di analisi chimica quantitativa eseguita sulle polveri (pasticca) o sul materiale fuso (perla di vetro). Questo tipo di analisi consente di rilevare e quantificare tutti gli elementi dal Boro all'Uranio.
% peso | p.p.m. | ||||
SiO2 | 72,81 | V | 17 | ||
TiO2 | 0,27 | Cr | 8 | ||
Al2O3 | 13,35 | Ni | 5 | ||
Fe2O3 | 2,3 | Cu | 7 | ||
MnO | 0,07 | Zn | 31 | ||
MgO | 0,56 | Rb | 249 | ||
CaO | 0,98 | Sr | 61 | ||
Na2O | 3,06 | Y | 34 | ||
K2O | 5,64 | Zr | 161 | ||
P2O5 | 0,07 | Nb | 11 | ||
LOI | 0,89 | Ba | 310 | ||
T0T. | 100 | La | 36 | ||
Ce | 71 | ||||
Pb | 23 | ||||
Th | 21 |
(*) L'analisi petrografica e l'analisi chimica i fluorescenza sono state eseguite dal Prof. G.M: Bargossi del Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico-Ambientali dell'Università di Bologna.
INFORMAZIONI ESTRATTIVE
Cava di Provenienza: cava appartenente alla zona estrattiva San Mauro, Comune di Baselga di Pinè.
Campo di utilizzo: pavimentazioni stradali, tutte le applicazioni edilizie in interni ed esterni; pietrisco per massicciate ed inerti.
Il porfido viene prevalentemente utilizzato per la produzione di cubetti e piastrelle a pacco o con costa segata e con la superficie al naturale corrispondente al piano di lastrificazione. Lo sfruttamento delle cave di porfido è iniziato negli anni '20 con produzione manuale di cubetti, lastrame, paracarri, ecc. da parte di alcune grosse ditte. Si sviluppa dopo la seconda guerra mondiale con la nascita di parecchie ditte locali, è subisce un ulteriore incremento dalla metà degli anni '70, con una crescente commercializzazione nei mercati esteri.
La produzione in questa zona, escluse le lavorazioni esterne alle cave, nell'anno 2002 è stata la seguente:
- grezzo da lavorare a blocchi da sega t. 12.351
- cubetti a binderi t. 2.728
- piastrelle, copertine, cordoni e simili t. 3.966
- lastrame sottile t. 6.822
- lastrame normale t. 21.872
- lastrame gigante e gigante sottile t. 3.224
- altri prodotti t. 395
- tount-venant t. 94.685
- pietrisco t. 40
Tipo di lavorazione superficiale: lucidatura, semilucidatura, piano cava
RISULTATI PROVE DI CARATTERIZZAZIONE FISICO - MECCANICA
(*):Vedi nota C.2 dell'Appendice C in Norma UNI EN 1926:2000. NPD: In base alla nota 1 punto 4.5 delle Norme UNI EN 1341:2003, 1342:2003 le lastre e i cubetti con finiture rustiche (ovvero con più di 2 mm di differenza tra picchi e depressioni, come da punto 3.11 di entrambe le norme) non possono essere sottoposte a prova in modo affidabile. Si presume comunque, data il loro alto grado di rugosità, che offrano una resistenza soddisfacente allo slittamento. In questo studio sulle pietre ornamentali del Trentino si sono eseguite le prove di caratterizzazione fisico-meccanica secondo le seguenti normative europee riguardanti le pavimentazioni esterne:
In queste norme sono contenute le seguenti prove di laboratorio:
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